Di Modugno e degli uomini della pietra

Adesso sto ascoltando Modugno, che canta:

“Penso che un sogno così non ritorni mai più,mi dipingevo le mani e la faccia di blu… Poi d’improvviso, venivo dal vento rapito”… ed ecco che accade e funziona esattamente così quando realizzi qualcosa che ti cambia nel profondo. Un attimo prima sei qualcuno, un attimo dopo sei un altro, ed è proprio come se davvero il vento ti rapisse, per farti volare nel cielo più blu. Questa sera a Milano il cielo è blu. Scuro, terso, con una brillante falce di luna che sembra puntare al futuro. È una buona serata in cui far accadere qualcosa, una sera meravigliosa in cui scrivere. Immagino una sera tipo questa in cui gli uomini della preistoria si sedevano in cerchio, davanti al fuoco e perfezionavano il loro rudimentale linguaggio, raccontandosi storie e avvenimenti. Qualcosa avvenuto circa 50000 anni fa, nel periodo in cui ci fu quel misterioso e tuttora inspiegabile “balzo evolutivo” che ha permesso all’uomo di Cro-Magnon, di diventare Sapiens. Ci sono teorie secondo cui l’esatta interpretazione della Bibbia sarebbe la narrazione di fatti reali, riguardanti alieni venuti sul nostro pianeta, i quali hanno intrecciato il loro DNA con quello dell’uomo. Ho letto anche alcuni libri di Zacaria Sitchin a riguardo, che spiegano come l’intera Bibbia possa essere reinterpretata con questa chiave di lettura. Magari è andata davvero così, però esiste credito ad un’altra teoria che necessita di meno prove per essere considerata reale. Sembrerebbe infatti che ciò che abbia consentito un così grande progresso in un arco di tempo ristretto (qualche migliaio di anni) sia stato l’evoluzione del linguaggio. Logico, perché so quanto il linguaggio sia potente e quanto la comunicazione sia un mezzo evolutivo straordinario. Non lo viviamo forse anche nella nostra epoca? E se stessimo vivendo un passaggio evolutivo simile a quello del “grande balzo” se non addirittura più potente? Non sarebbe allora nostro dovere provare almeno a capire in che modo, le decisioni di oggi, influenzeranno la vita delle prossime generazioni? A differenza degli uomini primitivi che probabilmente non avevano la consapevolezza di cosa stesse accadendo, noi possiamo comprendere. Siamo entrati nell’era dell’Acquario, si dice che sia l’era del risveglio. Gli uomini della preistoria hanno realizzato il loro balzo evolutivo sviluppando la razionalità, ecco forse perché ne andiamo così orgogliosi e ce la teniamo stretta. Ciò che sta avvenendo oggi invece, non potrebbe quindi essere lo sviluppo di un’intelligenza totale che valorizza sia l’emisfero razionale che quello emotivo, in un modo mai avvenuto prima?

Giovanni Maglietta

 

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